venerdì 24 gennaio 2020

Poesia & Musica

Spesso poesia e musica si possono amalgamare bene insieme tanto da diventare una cosa sola.
La canzone, che sia d'autore o meno, si nutre di entrambe.
Le persone infatti, per il modo frenetico in cui si è evoluta la società, preferiscono farsi cullare da suoni e parole che si mischiano insieme accompagnate dal ritmo della musica che spendere un po' di tempo per leggere.
Per questo motivo vorrei proporre in questo contesto, senza pretesa di esaustività, alcuni brani in cui big della quinta arte mettono in musica componimenti poetici di auotri contemporanei e del passato.

QUELLO CHE NON VOGLIO

 

"Quello che non voglio" è una poesia che Stefano Benni aveva scritto pensando a Fabrizio De Andrè ma che il cantautore ligure non ha fatto in tempo a incidere.
Rimasta in un cassetto fino al 2016, è stata musicata e cantata da Fausto Mesolella che ha incluso il brano nell'album Canto Stefano in cui l’amore del chitarrista e compositore casertano per la musica, mai banale, sempre sghemba, si accompagna all’amore di Benni per la parola.

IL CIELO È DI TUTTI


"Il cielo è di tutti" è una canzone di Bobo Rondelli inclusa nel suo disco del 2009 intitolato “Per amor del ‎cielo” in cui ha messo in musica la filastrocca di Gianni Rodari dall'omonimo titolo.
Questo pezzo del cantautore labronico così come l'efficace composizione del poeta di Omegna mette in risalto, poichè la natura stessa è a disposizione di tutti, l'assurdità delle guerre e di come gli esseri umani, purtroppo, preferiscano possedere piuttosto che condividere.

CONFESSIONI DI UN MALANDRINO


"Confessioni di un malandrino" è un brano musicale cantato da Angelo Branduardi, contenuto nel suo secondo album La luna del 1975.
Il testo è frutto di una traduzione e adattamento dello slavista Renato Poggioli, su musica dello stesso Branduardi, di una poesia del 1920 del poeta russo Sergej Esenin, intitolata "Confessioni di un teppista", in russo Исповедь хулигана.
La canzone è stata ripubblicata nel 1980 nell'album Gulliver, la luna e altri disegni ed è contenuta nelle raccolte Collezione, Confessioni di un malandrino. Il meglio di Angelo Branduardi, in versione remixata, Best Of, Confesiones de un malandrin, cantata in spagnolo, Studio Collection e The Platinum Collection. 

S'I FOSSI FOCO


Fabrizio De André musica e propone al grande pubblico il sonetto di Cecco Angiolieri "S'i fossi foco" nel sessantotto, proprio nel periodo che coincide con la "rivolta studentesca".
Questo brano, che esce come traccia del celebre Volume III, terzo album in studio del cantautore genovese, ha successo tra i giovani che contestano i valori delle generazioni che li hanno preceduti e vogliono un mondo completamente diverso da quello in cui sono cresciuti.
Tutti i principi tradizionali sono messi in discussione e lo stesso vale per le istituzioni.
Inoltre anche i contrasti fra genitori e figli sono più che mai fonte di tensioni.
Per questi e molti altri motivi, i versi di Angiolieri diventano di grande attualità e riscuotono quindi grande consenso.

UN GIUDICE


Dalla poesia "Il giudice Selah Lively" dell'Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters è stata tratto il brano "Un Giudice" il cui testo è stato scritto da Giuseppe Bentivoglio e Fabrizio De André su musica di Nicola Piovani.
Questa canzone, diventata famosa per gli arrangiamenti del gruppo progressive rock della PFM, è la terza traccia di "Non al denaro non all'amore né al cielo" del 1971, il sesto album registrato in studio del cantautore genovese.

ELEMOSINA


Il brano "Elemosina", contenuto nell'omonimo terzo album di Max Gazzè, pubblicato nel 2000, è la traduzione di una poesia del francese Stéphane Mallarmè.
Questo intellettuale, il teorico più lucido della poesia simbolista che ha avuto un notevole influsso su tutta la poesia del Novecento, è citato nello stesso disco anche nella canzone "Su un ciliegio esterno".

X AGOSTO


"X agosto" è una poesia composta da Giovanni Pascoli in memoria del padre Ruggero, ucciso in circostanze misteriose il 10 agosto 1867, giorno di San Lorenzo.
La poesia fu pubblicata per la prima volta ne Il Marzocco del 9 agosto 1896.
Successivamente venne inserita nella quarta edizione di Myricae, pubblicata nel 1897, nella sezione Elegie.
Il gruppo rock demenziale bolognese degli Skiantos ne eseguì una versione punk-rock, contenuta nell'album Pesissimo del 1980.
Nella canzone fu introdotto un verso in più ideato dal fondatore e leader della band, Freak Antoni.

Naturalmente la connessione tra musica e poesia non si è limitata solo alla  canzone italiana ma ha influenzato personaggi illustri della storia del rock n' roll e dell'havy metal.
Jim Morrison, leader del gruppo californiano "The Doors", si considerava un novello poeta maledetto ed era dichiaratamente influenzato da William Blake e Arthur Rimbaud.
Tali modelli sono evidenti tanto nei testi della band quanto in alcune sue raccolte poetiche come ‘An American Prayer’.
Lewis Allan, Lou, Reed, nel 2003, ha realizzato un concept album, dal titolo ‘The Raven’, ispirato ai versi e ai racconti di Edgar Allan Poe mentre Leonard Cohen, con la poesia si è sempre cimentato, fin da giovanissimo.
I suoi primi lavori sono infatti ispirati a Garcia Lorca.
Impossibile poi concludere questa disamina senza citare ‘Rime of the Ancient Mariner’, un brano della band heavy metal britannica Iron Maiden contenuto nell'album Powerslave che si ispira all'omonima ballata, scritta dal poeta romantico Samuel Taylor Coleridge, pubblicata nel 1798.