venerdì 9 aprile 2021

Fez, struzzi e manganelli

 

Di: AA.VV.
Editore: Sonzogno
Data di uscita: Aprile 2005
N° Pagine: 438
Prezzo: € 18,00

"Fez, struzzi e manganelli" è un’antologia edita da Sonzogno e uscita in tutte le librerie italiane nel mese d’aprile del 2005.
Curata da Gian Franco Orsi presenta racconti di ventisei tra i più famosi giallisti italiani tra cui: Alan D. Altieri, Graziano Braschi, Andrea Carlo Cappi, Alfredo Colitto, Danila Comastri Montanari, Nino Filastò, Marcello Fois, Leonardo Gori, Carmen Iarrera, Sergio Kraisky, Diana Lama, Ernesto G. Laura, Giulio Leoni, Carlo Lucarelli, Loriano Macchiavelli, Ettore Maggi, Maurizio Matrone, Giancarlo Narciso, Divier Nelli, Giancarlo Pagani, Ben Pastor, Claudia Salvatori, Gian Paolo Simi, Alda Teodorani, Diego Zandel e Giovanni Zucca.
Questi racconti o romanzi brevi, tutti inediti e pubblicati in stretto ordine alfabetico di autore, sono ambientati nel ventennio fascista e offrono al lettore, attraverso la trama gialla, uno spaccato rigoroso e appassionante dell’epoca del Duce.
La ricostruzione storica è molto accurata e anche i personaggi: camicie nere, dive irraggiungibili e affascinanti, ebrei perseguitati e oppositori del regime, sono tipici dell’epoca.
Le loro vicende, narrate con grande mestiere degli autori, avvengono sullo sfondo di grandi eventi come: la marcia su Roma, le adunate oceaniche, la guerra in Abissinia e le leggi razziali, fino all’epilogo del secondo conflitto mondiale.
Vicende tragiche e ironiche in cui gerarchi fascisti, partigiani e testimoni legano i loro destini a meschinità e soprusi, offrendoci uno spaccato vivido e drammatico dell’epoca del ventennio e un ritratto in noir dell’Italia in camicia nera.
Alcuni racconti presenti nell’antologia, come "L’unico fascista buono" di Alan D. Altieri e "A cercar la bella morte" di Ettore Maggi sono ambientati in periodi violenti come quelli dell’avvento del fascismo nel 1922 e dei giorni dell’inverno 1944-45 tempestati dagli scontri tra partigiani, brigate nere e SS.
Altri invece come "Lo strummolo con la tiriteppola" di Diana Lama e "Un delitto a fumetti" di Ernesto G. Laura raccontano la quotidianità della vita sotto l’ombra del fascio.
Il risultato sono ventisei opere letterarie piene di violenza, di orrore e di eroismo raccontate con stile incisivo ed evocativo, tutte coerenti con l’epoca affrontata e perfettamente incastonate in quegli anni.
Gli scrittori, tra cui molte stelle di prima grandezza del panorama letterario italiano, hanno affrontato il ventennio da vari punti di vista, con risultati spesso sorprendenti.
Insomma "Fez, struzzi e manganelli" è una antologia imperdibile per tutti gli amanti della suspense, ma anche una lettura preziosa per chi voglia osservare l’epoca fascista da una prospettiva insolita.

giovedì 8 aprile 2021

Sarti Antonio fra gente perbene

Di: Loriano Macchiavelli
Editore: Mondadori
Collana: Oscar bestsellers
Data di uscita: 2005
N° Pagine: 269
Prezzo: € 8,40 

È uscito nel giugno 2005, curato da Massimo Carloni e Roberto Pirani, il primo volume di una trilogia che ripropone, per i lettori che ancora non la conoscono, l’intera produzione breve di colui che è considerato da pubblico e critica il padre vivente della letteratura poliziesca italiana, Loriano Macchiavelli.
Quest'opera raccoglie diciassette racconti e romanzi brevi dello scrittore emiliano pubblicati su periodici e quotidiani a partire dagli anni settanta.
Questi elaborati, che sono poco conosciuti e introvabili, hanno come protagonista sia il sergente Sarti Antonio, personaggio chiave della produzione di Macchiavelli antieroe umanissimo dotato di straordinaria memoria ma incapace di risolvere i casi senza l’aiuto dell’amico Rosas, universitario ed extraparlamentare di sinistra, colto e logico quanto basta, che il vice ispettore Poli Ugo, archivista zoppo creato dall’autore con l’intento di sostituirlo a Sarti Antonio.
Nei racconti e nei romanzi brevi qui raccolti, sono presenti quelli che sono considerati i marchi di fabbrica dello scrittore di Vergato.
Come nella sua innumerevole produzone infatti, anche in questo libro il giallo di Macchiavelli si rivela provocatorio e anomalo rispetto a ogni altro modello conosciuto.
I ritmi, gli effetti e le dinamiche si articolano e si dipanano secondo un’ottica teatrale quasi che la storia si reciti su un palcoscenico.
E il lettore tramite la presenza di un io narrante, che commenta e interloquisce con lui, è chiamato a partecipare direttamente all’azione.
L’autore poi, come ogni intellettuale che si rispetti, pur trattando di letteratura di genere usa uno stile alto, impegnato, che fa emergere spesso critiche politiche e sociali sia nei confronti dei personaggi protagonisti delle vicende narrate, che dei luoghi in cui questi si muovono.
Un altro tratto comune a tutta la narrativa di Macchiavelli è l’ambientazione bolognese delle vicende.
La maggior parte dei racconti e dei romanzi brevi presenti nel libro sono infatti ambientati nel capoluogo emiliano e anche quelli che non lo sono si svolgono tuttavia sul territorio dell’Emilia Romagna con un’unica puntata in Sri Lanka.
Sarti Antonio fra gente perbene, volume che scorre via velocemente tanto è avvincente, è una lettura obbligata a non solo per tutti gli amanti di Macchiavelli ma anche della buona letteratura gialla.